Qui è inverno ma di giorno non fa freddo nonostante gli oltre 2000 mt. di quota. Chuquicamata è una cittadina nata agli inizi del XX secolo nelle vicinanze della miniera, per ospitare le centinaia di minatori che ivi lavoravano. Dista da Calama 16 Km. la città-indotto che vive grazie ai proventi del rame e che oggi (2009) conta circa 135.000 abitanti. Vi si trova pure la sede centrale della CODELCO, (Corporación Nacional del Cobre), la compagnia statale proprietaria della miniera di rame a cielo aperto più grande del mondo. Un'enorme buca di circa 3 x 5 Km con una profondità di oltre 600 mt., il cui fondo è raggiunto da una strada sterrata che ne percorre le ripide pareti formando un'angosciante spirale da girone dantesco. Anch'io come Enea e Dante ho tentato di scendere agli inferi per incontrare le anime dannate che scontano la pena di essere nate povere, ma il Caronte cileno non me l'ha concesso. La Compagnia permette ai turisti una visita guidata all'interno della struttura mineraria, ma ne vieta l'accesso al cratere perchè considerato troppo pericoloso. Gli incidenti non sono frequenti, ma spesso mortali. Ciò nonostante alla Codelco (4,2%) sono inferiori alla media mondiale (12.1%) del settore. (dati 2005). Chuqui, (si pronuncia Ciuchi) come tutti qui la chiamano, è attiva dal 1911 ed è stata nazionalizzata da Salvator Allende Gossens (1908-1973) nel luglio 1971 con un gesto coraggioso ma che decreterà il proprio destino. Gli Stati Uniti che tramite le società Kennecott e Anaconda gestivano il controllo del rame cileno, scatenano contro Allende "l'ira funesta" del capitale americano. Ne fanno crollare il prezzo portando il paese nel caos. La C.I.A., presieduta da William Colby e sotto la presidenza Nixon con la supervisione di Henry Kissinger, stanzia oltre 8 milioni di dollari per far cadere il nuovo governo di Allende ed insediare il generale Augusto Pinochet. Le conseguenze ormai tutti le conosciamo.
Pinochet concederà poi ai militari il 10% del ricavato sulla vendita del rame.
Pinochet con Allende e Kissinger
<< Gran parte del pianeta deve la sua elettrificazione ai fili di rame, metallo essenzialmente prodotto in Cile. L'ha pianto davvero solo la canaglia che aveva goduto delle briciole della grande spoliazione: i militari e le loro famiglie, questo odioso stato nello stato, proprietari per decisione costituzionale del dittatore del 10 % dell'ammontare di tutte le esportazioni di rame. >>
LUIS SEPULVEDA da "Le monde diplomatique" Gennaio del 2007
Oggi, dopo quasi un secolo di estrazione del rame, la comunità dei minatori di Chuqui può vantare un forte sindacato ( FTC - Federacion de trabajadores del cobre) ben radicato, che fra l'altro ha ottenuto salari e condizioni migliori. Ma la cittadina di Chuquicamata è destinata a sparire. L'espandersi della miniera ha reso insalubre l'aria cittadina, e la Codelco ha così deciso di trasferire tutti i suoi abitanti presso l'aereoporto di Calama in un nuovo e moderno villaggio.
IL WABCO 170-c.
12.5 metri di lunghezza per 7 di larghezza e 6.5 di altezza, formano le 100 tonnellate del suo peso;
1600 hp a 1900 rpm gli consentono una velocità di 25 miglia orarie a vuoto ed in piano.
170.000 Kg. il carico utile; 3 metri il diametro delle ruote.
Queste le imponenti dimensioni del mezzo di trasporto (di produzioine nord-americana)